Come si prega con il Padre Nostro.

Ripetendo le stesse parole di Gesù il cristiano entra in perfetta comunione col Figlio e si fa "figlio" lui stesso, parlando a Dio come al Padre che Dio intende essere.
Il Padre Nostro è da dire restando possibimente in piedi, alzando le braccia al cielo, tese simbolicamente verso il Padre con il quale si sta parlando, volendolo idealente abbracciare e accoglierne l'abbraccio paterno.
«Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.»
[parabola "del figlio prodigo" Luca 15,20]
Non tutto il senso delle parole di Cristo può essere da noi colto fino in fondo, per i misteri che contiene, ma noi possiamo dire a Dio "Padre, sai che è mia intenzione pregarti esattamente come mi ha insegnato tuo Figlio Gesù, e di farlo con le sue stesse parole e col medesimo senso, perciò ti prego, accogli o Padre ciò che io dico come se fosse tuo proprio Figlio Gesù a parlare per me."
Unire le mani fra i fedeli formando una sorta di catena fraterna ed umana è in fondo una deformazione del gesto originario: mentre le mani rivolte al cielo porgono inequivocabilmente il senso di un abbraccio tra il Padre e il figlio, la catena di mani unite fra loro pone piuttosto l'accento sull'unità dei fratelli, ma molto spesso rischia di far dimenticare il Padre.
Ecco i passi dei vangeli di Matteo e di Luca che parlano del Padre Nostro
«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
Matteo 6,1-15
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione».
Luca 11,1-4
La preghiera liturgica
Questa è la versione latina della chiesaPàter nòster, qui es in caelis,
sanctificètur nomen tùum, advèniat regnum tùum,
fiat volùntas tua sìcut in caelo et in terra;
panem nostrum cotidiànum dà nobis hòdie,
et dimìtte nobis dèbita nostra
sìcut et nos dimìttimus debitòribus nostris,
et ne nos indùcas in tentatiònem,
sed lìbera nos a malo.
Amen
e questa la versione italiana
- Padre nostro, che sei nei cieli,
- sia santificato il tuo nome,
- venga il tuo regno,
- sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
- Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
- e rimetti a noi i nostri debiti
- come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
- e non ci indurre in tentazione,
- ma liberaci dal male.
- Amen.
- Padre nostro, che sei nei cieli,
- santo è il tuo nome,
- venga il tuo regno,
- sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
- Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
- e rimetti a noi i nostri debiti
- come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
- (insegnaci Signore e perdonare)
- e non lasciarci cadere in tentazione,
- ma liberaci dal male e dal maligno.
- Amen.
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