domenica 4 gennaio 2015

Il Padre Nostro

Il Padre Nostro è la preghiera per eccellenza di noi cristiani.

 
Come si prega con il Padre Nostro.

Il Padre Nostro è la preghiera filiale di Cristo e dei cristiani, è personale, ma è anche collettiva; infatti, pregando al plurale, ogni cristiano prega per se stesso e al tempo stesso prega per tutti i suoi fratelli in Cristo, e per l'umanità intera. 

Ripetendo le stesse parole di Gesù il cristiano entra in perfetta comunione col Figlio e si fa "figlio" lui stesso, parlando a Dio come al Padre che Dio intende essere. 

Il Padre Nostro è da dire restando possibimente in piedi, alzando le braccia al cielo, tese simbolicamente verso il Padre con il quale si sta parlando, volendolo idealente abbracciare e accoglierne l'abbraccio paterno.

 «Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.»
[parabola "del figlio prodigo" Luca 15,20]


Non tutto il senso delle parole di Cristo può essere da noi colto fino in fondo, per i misteri che contiene, ma noi possiamo dire a Dio "Padre, sai che è mia intenzione pregarti esattamente come mi ha insegnato tuo Figlio Gesù, e di farlo con le sue stesse parole e col medesimo senso, perciò ti prego, accogli o Padre ciò che io dico come se fosse tuo proprio Figlio Gesù a parlare per me."

Unire le mani fra i fedeli formando una sorta di catena fraterna ed umana è in fondo una deformazione del gesto originario: mentre le mani rivolte al cielo porgono inequivocabilmente il senso di un abbraccio tra il Padre e il figlio, la catena di mani unite fra loro pone piuttosto l'accento sull'unità dei fratelli, ma molto spesso rischia di far dimenticare il Padre. 

 Ecco i passi dei vangeli di Matteo e di Luca che parlano del Padre Nostro
«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male
.

Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.
 Matteo 6,1-15

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;

dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore,
e non ci indurre in tentazione
».


 Luca 11,1-4

 

La preghiera liturgica

Questa è la versione latina della chiesa
Pàter nòster, qui es in caelis,
sanctificètur nomen tùum, advèniat regnum tùum,
fiat volùntas tua sìcut in caelo et in terra;
panem nostrum cotidiànum dà nobis hòdie,
et dimìtte nobis dèbita nostra
sìcut et nos dimìttimus debitòribus nostris,
et ne nos indùcas in tentatiònem,
sed lìbera nos a malo.
Amen

 e questa la versione italiana
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
 Questa è invece una versione italiana personale che io propongo
Padre nostro, che sei nei cieli,
santo è il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
(insegnaci Signore e perdonare)
e non lasciarci cadere in tentazione,
ma liberaci dal male e dal maligno.
Amen.

Nessun commento:

Posta un commento